Condannato al successo

La storia è frutto di una pessima fantasia.

Ogni riferimento a  fatti e persone esistenti è puramente voluto ma non ben riuscito.

Date le tematiche trattate si consiglia la lettura ad un pubblico immaturo.


Un giorno d'autunno di quei splendidi anni '30.

In quel lurido tribunale di Chicago.

Il giudice della corte suprema mi condannò a non arrendermi mai.







La pena figlia del codice penale del 1800 americano.

Oramai sono 40 anni che non mi arrendo mai.
40 anni di sforzi ragazzi!
E vi posso assicurare che l'unica che ha riconosciuto i miei sforzi è stata la tazza del cesso.

Ho buttato il cuore oltre l'ostacolo. Per sbaglio ho buttato anche il fegato con tutta la bile.

Ho lavorato duro la sera quando torno a casa ho le lacrime agli occhi. A me piace mangiare la cipolla! E come mi piace!

Più volte ho chiesto di abbreviarmi la pena. Non c'è stato niente da fare. L'avvocato ha scelto la strategia della uscita per indegna condotta. Ma non c'è stato niente da fare anche da indegno sono condannato al successo.

Un monito per le future generazioni!

Se volete veramente fare i falliti impegnatevi altrimenti qualcuno prima o poi vi condanna a non arrendervi mai e non vi riprendete mai più.



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